TU CHI SEI – dittico
2011
Legno di tiglio scolpito da blocco intero.
900x800x500
I due busti, la cui intensità incanta, descrivono la disarmonica bellezza del duello: l’esistenza di un partecipante è giustificata dalla presenza dell’antagonista, senza il quale lo scontro/incontro non potrebbe avvenire.
Come in un tao cinese, i due opposti si intersecano, necessitano l’uno dell’altro, tanto distanti apparentemente ma altrettanto bisognosi di completamento.
Solo nel confronto, e in particolare nell’osservazione delle differenze tra l’uno e l’altro, possono auto-definirsi, attraverso le determinazioni di contrasti.
Concretamente nel lavoro, non solo le due figure che compongono l’Uno sono complementari tra loro, ma presentano lavorazioni differenti del materiale utilizzato.
Colpisce la differenza tra l’opulenza di uno dei due personaggi
e la magrezza dell’altro: se l’uno abbonda, l’altro deperisce.
Come a rappresentare i disequilibri globali, i due personaggi
(o sono uno?) coesistono in uno spazio non diviso equamente.
Mentre il primo trova nutrimento a volontà, il secondo si consuma.
[di Susanna Sara Mandice]