TU CHI SEI – dittico

 

2011

Legno di tiglio scolpito da blocco intero.

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I due busti, la cui intensità incanta, descrivono la disarmonica bellezza del duello: l’esistenza di un partecipante è giustificata dalla presenza dell’antagonista, senza il quale lo scontro/incontro non potrebbe avvenire.
Come in un tao cinese, i due opposti si intersecano, necessitano l’€™uno dell’€™altro, tanto distanti apparentemente ma altrettanto bisognosi di completamento.

Solo nel confronto, e in particolare nell’osservazione delle differenze tra l’€™uno e l’€™altro, possono auto-definirsi, attraverso le determinazioni di contrasti.
Concretamente nel lavoro, non solo le due figure che compongono l’€™Uno sono complementari tra loro, ma presentano lavorazioni differenti del materiale utilizzato.

Colpisce la differenza tra l’€™opulenza di uno dei due personaggi
e la magrezza dell’€™altro: se l’€™uno abbonda, l’altro deperisce.
Come a rappresentare i disequilibri globali, i due personaggi
(o sono uno?) coesistono in uno spazio non diviso equamente.
Mentre il primo trova nutrimento a volontà, il secondo si consuma.

[di Susanna Sara Mandice]